L’equilibrio acido-base


 L’equilibrio acido-base è il risultato di una serie di reazioni chimico-fisiche che avvengono all’interno dell’organismo e che sono influenzate da fattori esterni ed interni. Durante il corso della giornata il cibo che mangiamo e l’ossigeno che respiriamo ci forniscono l’energia necessaria per adempiere a tutte le nostre funzioni: studiare oppure lavorare, camminare, pensare e per tutte le numerosissime funzioni biologiche che avvengono all’interno delle nostre cellule. Per trasformare gli alimenti e l’ossigeno in nutrizione ed energia, l’organismo produce scorie metaboliche acide che vengono eliminate attraverso le urine, le feci, il sudore ma anche attraverso la respirazione.

Molte fra queste scorie metaboliche acide vengono condotte agli organi escretori attraverso il sangue che, a sua volta, ne elimina una certa quantità. Quando le scorie vanno oltre una certa soglia e il nostro organismo non è più in grado di neutralizzarle insorge l’acidosi. Tra gli organi escretori, di particolare importanza è il ruolo dei reni, che contribuiscono a mantenere l’equilibrio acido-base attraverso il loro importante lavoro di filtro, diluizione delle sostanze acide, tamponamento ed eliminazione. 

L’acidosi è quindi un’alterazione dell’equilibrio acido-base, che viene generata dal metabolismo delle singole cellule e successivamente riverberata nella matrice extracellulare (in questo caso viene definita tissutale) e nel sangue (in questo caso viene definita metabolica). Ma come si fa a scoprire l’acidosi? Esistono dei test appositi per valutare il pH delle urine, ripetuti per qualche giorno 2-3 volte al giorno, con le apposite “cartine di tornasole” (metodo visivo colorimetrico), disponibili in farmacia con scala pH tra 5-8, che, assieme ad un opportuno diario alimentare corrispondente, forniscono un’importante indicazione.

L’equilibrio acido-base ha fisiologicamente un andamento ciclico: tra le 03.00 e le 15.00 il nostro corpo si trova in una fase di acidosi fisiologica (durante la quale l’organismo viene depurato dalle scorie = catabolismo) che passa poi tra le 15.00 e le 03.00 in una fase di alcalosi fisiologica (che corrisponde invece ad una fase di neosintesi = anabolismo di elementi consumati, andati persi o non più funzionalmente utili).

Il pH è il valore che esprime il livello acido-basico in una scala che va da 0 a 14 dove lo zero rappresenta la massima acidità, il 14 la massima alcalinità e 7 la neutralità. Dipende dalla concentrazione di idrogeno-ioni (H+) nei liquidi organici: più nella soluzione sono concentrati questi H+, più il pH risulterà acido. Il livello di pH varia a seconda del ‘distretto’ dell’organismo in cui lo stiamo misurando: in condizioni normali il sangue è leggermente alcalino, con un valore che varia entro limiti molto ristretti, tra 7.35-7.45 (0,9 punti di intervallo), mentre quello delle urine oscilla normalmente tra 4,6-8. Anche le feci hanno un loro pH fisiologico, così come l’ambiente vaginale, normalmente acido, come anche quello della cute e così via.

Qualche esempio di alimenti a contenuto acido, ossia con pH minore di 7? Alcol, carne,  farinacei raffinati (pasta), latte, pesce, uova, senape, caffè, the, zucchero. E basici, invece, vale a dire con pH maggiore di 7? La frutta e la verdura in genere, i limoni, i cereali integrali, il mais, il miglio, i germogli, sono degli ottimi esempi. Ma esistono anche cibi neutri, quindi con pH uguale a 7? Sì, esistono. Ne sono un esempio i grassi in genere, come anche l’acqua, che generalmente ha pH neutro, al netto delle variazioni dovute ai sali minerali disciolti. Ne parliamo meglio nel paragrafo di questo articolo dedicato alle ossa.



Come dovrebbe essere composta la nostra alimentazione quotidiana? Per mantenere o ristabilire il corretto equilibrio acido-base vanno adottate misure alimentari corrette (apporto di una maggiore quantità di alimenti alcalini o basici) e un salutare stile di vita, nel quale dare spazio a movimento regolare, riposo e sonno adeguati.

Perché la dieta dev’essere possibilmente sbilanciata in favore dei cibi alcalini? Abbiamo già parlato dell’andamento ciclico del pH nel nostro corpo. Ebbene, fatte le dovute eccezioni, esso è in equilibrio quando il pH è intermedio, poichè la maggior parte dei nostri organi (con le dovute eccezioni, come per alcune zone dell’apparato digerente e della cute, per gli organi genitali ed altri limitati distretti) operano al meglio in un ambiente vicino al neutro (pH 7). Esagerare con l’introduzione di alimenti acidi (troppa carne rossa nella dieta), così come consumare troppi zuccheri raffinati (dolci) o fare sport estremo (maratona, ironman), comporta la tendenza dell’organismo a creare un ambiente meno adatto al fisiologico funzionamento dei nostri apparati.

Anche lo stress è una causa di acidificazione del nostro organismo. Per contrastare lo stress e riequilibrare il pH, la meditazione ed altri esercizi di rilassamento (es. yoga, una passeggiata nel verde, etc) possono esserci molto utili.



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