Fascite Plantare qualche esercizio






 



La fascite plantare è una condizione dolorosa, dovuta a una infiammazione dell'aponeurosi plantare, che affligge in genere le persone di età compresa tra i 30 e i 60 anni e che può essere causa di ulteriori disturbi al piede come per esempio la tallonite o lo sperone calcaneare.


Come sfiammare la fascite plantare? - La fase iniziale, la fascite plantare deve essere trattata con un trattamento conservativo, utile per alleviare il dolore e ridurre l'infiammazione locale. Si consigliano: applicazioni di ghiaccio locale, utilizzo di calzature adeguate, sospensione momentanea delle attività sportive.
Come capire se si ha una fascite plantare? - Il primo sintomo della fascite plantare è il dolore nella parte inferiore del piede, più precisamente  nel tallone o poco più avanti lungo la pianta del piede. Il dolore, in genere, nella prima fase della fascite non è acuto, ma contempo diventa sempre più forte sino a divenire estremamente fastidioso. 

Fattori di rischio - Anche se non è stata ancora identificata una causa precisa che determina l'insorgenza  della fascite plantare al piede, gli studi hanno evidenziato alcuni fattori di rischio che concorrono a deteriorare il legamento arcuato. Tra i fattori di rischio più comuni ci sono: 

  1. L'eccessivo peso corporeo;
  2. sport come la corsa che prevedono l'impatto del piede su un terreno duro;
  3. l'uso di scarpe sbagliate;
  4. i muscoli del polpaccio retratti o accorciati.
SINTOMIIl primo sintomo della fascite plantare è il dolore nella parte inferiore del piede, più precisamente nel tallone o poco più avanti lungo la pianta del piede.

Il dolore, in genere, nella prima fase della fascite non è acuto, ma col tempo diventa sempre più forte sino a diventare estremamente fastidioso.
Generalmente la fascite non provoca dolore durante l’attività fisica ma, piuttosto:
  • al mattino o dopo un periodo di inattività;
  • dopo aver terminato la sessione sportiva.
MEGLIO DIAGNOSTICARLA SUBITOLa fascite plantare è importante che venga riconosciuta subito perché se non curata può determinare l’insorgere di un dolore cronico che può causare un abbassamento della qualità della vita.

Convivere con questo dolore può causare anche problemi al ginocchio, alla caviglia, all’anca e ai lombi, in quanto, per cercare di far diminuire il dolore o di sopportarlo, si assumono posizioni e si eseguono movimenti scorretti.

Nei casi peggiori, la fascite plantare determina la rottura del legamento arcuato.


OSTEOPATIADopo aver escluso patologie di competenza ortopedica, come i neuromi di Morton o l’alluce valgo, tramite esami indicati dallo specialista, può essere intrapreso il trattamento conservativo attraverso le sedute di osteopatia.

Ricordando come la base fisiologica di un dolore alla fascia plantare sia legato ad una scarsa capacità di adattamento, l’osteopata valuta la presenza di eventuali accorciamenti delle catene muscolari degli arti inferiori, i blocchi dell’articolazione sotto-astragalica o eventuali limitazioni di mobilità di bacino e dell’anca.

In seguito a questa valutazione l’osteopata applica il trattamento specifico con lo scopo di ripristinare un carico adeguato al livello della pianta del piede.


Qualche esercizio utile...


 




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