Catene muscolari e osteopatia


Secondo la classificazione di Bousquet possiamo dividere le catene muscolari in:

 ✨Catena statica posteriore✨
Si trova nella parte posteriore del corpo e si comporta come un unica fascia.

✨Catene rette del tronco✨
Divise in rette anteriori e posteriori.
Le catene rette intervengono nella flessione ed estensione del busto indicendo cifosi e lordosi. Le catene rette sono legate alla statica e fungono da punto di appoggio per i sistemi crociati.

✨Catene crociate✨
Sono deputate al movimento, a livello del tronco queste catene permettono movimenti di torsione (una spalla va verso l’anca opposta).
Le catene crociate si dividono a loro volta in anteriori e posteriori e hanno, così come le catene rette, dei “complementi” che sovrapponendosi al sistema di base mettono in relazione il sistema crociato del tronco con gli arti inferiori e superiori; le catene crociate rivestono grande importanza e interesse essendo “responsabili “ principali del movimento. 


 ✨…ridurre l’uomo a semplice gioco meccanico è condannarsi a non comprendere nulla di colui che ha difficoltà a mantenersi eretto…✨ Pierre Marie Gagey, 2000

Il precursore del concetto di catena cinetica è stato Reuleaux (1875). Egli prese in considerazione un sistema meccanico di segmenti, dove il movimento di un segmento ha determinati rapporti con ogni altro segmento del sistema. 

Egli asserì che “una lesione a una componente della catena influenza negativamente l’intera catena” (Payr, Reuleaux).

Successivamente Baeyer (1924) ha definito per primo il “sistema articolare cinematico” quindi non più segmenti anatomici semplici e articolati tra loro, ma segmenti facenti parte di un sistema più complesso: “la catena muscolare”.

Le Catene Muscolari secondo Bousquet

Secondo Bousquet [1]: “Le catene muscolari sono un insieme di muscoli intimamente collegati tra loro da una specifica finalità funzionale (es. estensione tronco). Queste catene sono fondamentali in quanto realizzano in modo concreto lo schema posturale elaborato a livello del cervello, come i fili che sostengono i burattini. Un buon equilibrio tra le varie catene muscolari si traduce in un buon equilibrio posturale.” 

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